Invita i tuoi studenti a usare l'ambiente domestico (senza trascurare finestre e balconi) per andare alla caccia di quanta scienza c’è intorno a noi.
Gli studenti possono fare piccoli esperimenti, scoprire fenomeni o fare osservazioni naturalistiche che possano destare curiosità e venire rappresentate con una fotografia.
La realizzazione dello scatto. Si possono fare le foto con il mezzo che avete a disposizione; requisito base della foto è la leggibilità del contenuto che si vuole comunicare senza farsi eccessivi problemi formali. Non è un concorso fotografico ma si intende proporre un’attività scientifica leggera e stimolante. Il soggetto da fotografare è libero.
La documentazione. È interessante accompagnare l’immagine con una didascalia che possa comunicare il percorso fatto prima e dopo lo scatto (come si è arrivati alla scelta del soggetto? quali sono gli elementi della foto che ti colpiscono di più? quali domande può suscitare la foto in chi la guarda?) vedi esempio
Con chi. Gli studenti possono lavorare da soli oppure possono farsi aiutare da chi c’è in casa: fratelli, sorelle, genitori, nonni, ecc. Va bene tutto.
La condivisione. Scatti di scienza ha aperto una pagina facebook “Scatti di scienza SMART” che si offre come spazio informale per la condivisione dei lavori. L’insegnante può raccogliere foto e didascalie, diventare follower della pagina e postare i lavori che verranno pubblicati dopo un minimo controllo di coerenza col progetto.
Suggeriamo di riportare il nome della scuola la classe di appartenenza, quello dell’insegnante e nome proprio e sigla del cognome di chi ha fatto il lavoro. E' opportuno che i genitori dichiarino di accettare la pubblicazione su un social di quanto fatto a casa.
Per informazioni puoi rivolgerti all’indirizzo mail (… Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . ..)
Esempio. Ti proponiamo un esempio:
Dove vanno i colori?
Ritaglio due cartoncini colorati e li unisco, li guardo attraverso un cilindro pieno d’acqua a metà e mi si presenta questa vista.
I colori, che osservo attraverso l’acqua, si sono scambiati di posizione. Ma non basta, il cartoncino mi appare più stretto, di larghezza ben inferiore. Se penso al cammino percorso dalla luce emessa dal cartoncino e raccolta dal mio occhio, devono riconoscere che si è “piegato”: quella proveniente da sinistra mi raggiunge dal lato destro e viceversa.
Ho messo un foglio bianco come base e sfondo per evitare che qualche elemento dell’ambiente disturbasse l’osservazione del fenomeno che mi interessava.
Mi sorgono diverse curiosità: vedrei cose diverse se spostassi il mio punto di vista verso destra o verso sinistra, verso l’alto o verso il basso? Questo effetto dipende dalla forma del vetro (ho tanti vasetti o bicchieri a disposizione)? E se usassi un bicchiere a calice con le facce convesse? E se ritagliassi cartoncini con forme diverse?
Chi guarda la foto vede altri particolari significativi che mi sono sfuggiti?
Riferimenti.
Il Progetto Scatti di scienza, promosso da Scienza under 18 e dall’Università degli Studi di Milano – Orto Botanico di Brera, da oltre dieci anni invita studenti di ogni grado a sperimentare quale scienza si può praticare quando si coglie uno scatto di scienza, si analizza una fotografia, ci si impegna nella comunicazione scientifica pubblica, scritta e orale. Si può trovare il materiale prodotto in
http://milano.scienzaunder18.net/wordpress/progetti/scatti-di-scienza/gallerie/