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Pescara - QUALI SAPERI PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
8 aprile 2024 ore 9.30
Sala Consiliare
Comune di Pescara
QUALI SAPERI PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE
La garante dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Pescara, Teresa Ascione - Dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo Pescara1, organizza, in collaborazione con Su18 Pescara per l’Abruzzo, presso la sala consiliare una giornata di riflessione sul tema “QUALI SAPERI PER RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE” il giorno 8 aprile 2024. Il focus della tavola rotonda sarà l’analisi dei saperi che ci portano verso un mondo all’insegna dell’equità e della non discriminazione per fare progressivamente crescere l’ambito dei nuovi diritti di cittadinanza e di rappresentanza delle persone minori d’età tutelando la/il minore come persona in divenire.
Come se non partendo dai banchi di scuola? Partiamo quindi dai banchi di scuola, da quella scuola che già Calamandrei, uno dei padri più nobili della Costituzione, chiamava, già mezzo secolo fa, «un organo costituzionale» della democrazia. «L’analisi di Calamandrei – per dirla con le parole di Tullio De Mauro – si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura, la possibilità di realizzare una compiuta democrazia che dia a tutte e tutti una effettiva pari dignità».
La giornata partirà dalla scienza ed andrà a toccare i vari punti che riguardano il gender gap, gli stereotipi di genere, il problema del divario economico. insieme ai saperi della storia per preparare la strada verso un mondo più equo e imparziale.
Studentesse e studenti prenderanno parte al dibattito.
La musica con il suo straordinario potere unificante, si alternerà durante la mattinata, esaltando un linguaggio universale, e il fascino e la forza di attrazione che ne scaturisce, quale l’emozione che annulla ogni frontiera.
Milano - convegno "Viaggio nelle STEM"
Gentili colleghe e colleghi,
Un ringraziamento speciale quindi a tutte e tutti coloro che contribuiscono fattivamente ad un progetto nato 26 anni fa, ma che a quanto pare ha ancora qualcosa da dire alla scuola di oggi.
Pescara - LE DONNE E LA SCIENZA
25 marzo 2024 ore 15.45
Biblioteca del Liceo Scientifico
“Leonardo da Vinci” di Pescara
Le donne e la scienza
La scienza e la ricerca scientifica sono il “motore” di sviluppo culturale, umano, tecnologico per il futuro ed il benessere della società. Solo un’informazione responsabile, chiara e inclusiva può fornire strumenti appropriati per affrontare le sfide di oggi e di domani. Il nostro fare rete è spinto da interessi comuni, rivolti alla crescita delle nuove generazioni ed alla formazione di una cittadinanza attiva che permetta scelte consapevoli, oltre ad essere rivolta alla cittadinanza tutta.
Nell’ambito del progetto comune “Donne che scrivono di donne”, proponiamo per il 25 marzo una conferenza interattiva con la Dottoressa Miriam Focaccia, Ricercatrice presso il CREF di Roma (Centro Ricerche Enrico Fermi di Roma).
La dottoressa Miriam Focaccia collabora con le Università di Bologna e Sapienza di Roma. È storica della scienza, con particolare riguardo alla storia delle istituzioni scientifiche e dei laboratori di ricerca tra Sette e Novecento; le biografie di alcuni protagonisti della scienza post-unitaria; la storia della medicina tra Sette e Novecento; inoltre si interessa del rapporto tra donne e scienza in Italia a partire dal XVIII secolo.
Milano - Presentazione progetto Scienza Under 18
Il Progetto Scienza under 18.
La comunicazione pubblica del sapere scientifico degli studenti come motore dell’apprendimento delle discipline STEAM
Secondo incontro: 22 febbraio 2024. Ore 17,00 – 19,00
Prima parte. 17,00 – 17,20. Plenaria. Saluti istituzionali. Introduzione ai lavori e indicazioni operative - Suddivisione in due gruppi. Nadia Ambrosetti (UST- Milano), Raffaella Razzini (Su18-Milano) e Pietro Danise (Su18)
Seconda parte. 17,20 - 18,40. Comunicazione dei laboratori.
I laboratori - Primo gruppo
- Exhibit scientifico - Gli studenti tutti protagonisti. La costruzione del percorso espositivo di un exhibit si attua in diversi passaggi didattici, prevede la trattazione di una serie di contenuti e si realizza attraverso esperienze di varia natura.
La complessità di questo percorso offre all’insegnante la possibilità di diversificare la propria azione didattica e di favorire la partecipazione attiva di ogni singolo studente alla costruzione delle proprie conoscenze e all’affinamento delle proprie competenze. Giuliana Zega e Marina Citterio. - Simposio degli studenti. Progettiamo e sperimentiamo con piante e Wi-Fi. Cosa significa fare ricerca? Il lavoro svolto (esperimento, diario di bordo, protocollo...) non può restare nostro patrimonio. Condividerlo con altri studenti ci permetterà di non commettere gli stessi errori, di raccogliere più dati e continuare la nostra ricerca, anche se non saremo più noi a farlo in prima persona. Francesca Magni e Marika Milesi
- Giornalismo scientifico. Documentare la scienza. Scrivere di Scienza in modo corretto: come evitare le Fake News e “costruire” la comunicazione tenendo conto di copyright, proprietà intellettuale, citazioni e altri parametri. Maria Ferro e Raffaella Razzini
- Sfide alla scienza. Sf2 - Sfide al Quadrato - In dialogo con Didone. Ecco uno degli innumerevoli nodi scientifici e matematici aperti, dalle molteplici soluzioni da ottimizzare. Una sfida verso se stessi (ricostruire più volte, senza accontentarsi), verso gli altri (confrontarsi e negoziare), verso la scienza (modelizzare vissuti). In dialogo con Didone: chi costruisce e misura la massima circonferenza, ritagliando al meglio un quadrato col lato di 5 cm? Beatrice Mandirola e Francesco Cigada
I laboratori - Secondo gruppo
- Exhibit matematico. Proporre un’evoluzione del modello di exhibit attuale, che integri la “classica” modalità manipolativa con un approccio digitale, ricorrendo a strumenti come il software di geometria dinamica Geogebra per verificare, ad esempio, teoremi, caratteristiche, proprietà, relazioni matematiche. Antonio Rodia e Silvia Beltrami
- Scatti di Scienza - Fotografia scientifica. Quale scienza si può praticare con la fotografia? Ricostruire la genesi di uno scatto e le sue diverse possibili letture ci mostra come ragazzi/e interpretano e vivono un'esperienza scientifica libera e autonoma che può arricchire gli schemi scolastici tradizionali. Bruno Manelli, Katia Donelli, Piera Angela Taino
- Arte, scienza e creatività – Scoprire l’invisibile. Laboratorio di disegno scientifico. Botanical Drawing: significa osservare dal vivo la realtà per restituirne una visione nuova, fresca e vissuta sul foglio. Stimolazioni polisensoriali - Indicazioni metodologiche per una possibile definizione vicina al reale, indicazioni tecniche e trucchi d'artista per supportare l'indagine scientifica. Fotografie dettagliate in situazione. Ricerca online per studiare la tipologia di piante, fiori, alberi. Scoperte linguistiche sulla descrizione dei fiori, piante, alberi in L2- Gioia Maria Aloisi e Teresa Antonioli
- Fare scienza sul campo - Il valore di fermarsi sull’ovvio. Osservare come cambia nelle diverse stagioni un ambiente naturale (bosco, giardino ecc.) e mettere in relazione i cambiamenti con l'orientamento e l'esposizione del luogo, oltre che con la raccolta sistematica di dati: temperatura, elevazione solare, e posizione del sole sull'orizzonte. Come documentare il percorso. Antonella Maggioni e Ilaria Miliani
Terza parte. 18,40 – 19,00.Conclusioni in plenaria
I materiali li trovate qui: Materiali 2023 -2024 - Google Drive
IN EVIDENZA
~ Scatti di scienza: la bellezza di un'immagine ~
XVI edizione
Milano, 4 gennaio 2024
Ai docenti di scienze, matematica e fisica, tecnologia, arte, ma non solo…
Ha preso avvio la XV edizione del Progetto Scatti di scienza!
Il Progetto e le opportunità per i ragazzi e i docenti
Scatti di scienza ha l’obiettivo di promuovere la fotografia e il video quali strumenti di formazione scientifica per i ragazzi, ponendo al centro gli studenti, attori privilegiati nel percorso di costruzione di conoscenze e competenze, sotto la guida dei docenti.
Partecipare al progetto significa sperimentare quale e quanta scienza si può praticare quando si coglie uno scatto di scienza, si analizza una fotografia o un video, ci si impegna nella comunicazione scientifica pubblica, scritta e orale, stimolando il pensiero critico.
IL TERMINE DI CONSEGNA E' IL
27 marzo 2024
È un progetto aperto a tutti i gradi e ordini di scuola, che richiede la produzione di foto o video ad opera degli studenti; corredati da una scheda interamente compilata, sotto la supervisione dell’insegnante.
Nel fascicolo trovate i materiali delle "SFIDE ALLA SCIENZA" organizzate in occasione delle manifestazioni di Scienza under18. Ringraziamo Francesco Cigada per averlo redatto e condiviso.
01- COPERTINA
02- Introduzione
03-2007 Non rompiamo le uova
04-2008 Raffreddiamo il pianeta
05-2009 Tableaux vivents scientifici
06-2010 A colpi di catapulta
07-2011 Superboll
08-2012 Cucina scientifica
09-2013 Torri di spaghetti
10-2014 Giostre vegetali
11-2015 Grattacieli di carta
12-2016 Guglie di legumi
13-2017 Gemellaggi di colori
14-2018 Rimbalzi al centro
15-2019 Pendoli armonici
16-2020-2022 Balzi batracidi
17-2023 Fisica in volo
18-2024 Sfide al quadrato
19- Un po' di teoria
IN EVIDENZA
Le date delle manifestazioni 2023
Care colleghe, cari colleghi,
qui sotto le date delle manifestazioni che quest'anno coinvolgeranno gran parte d'Italia, dal Piemonte alla Calabria.
Scatti di Scienza - WORKSHOP 2023
~ Scatti di scienza: la bellezza di un'immagine ~
XV edizione
Scatti di scienza 2023 workshop pubblico online con presentazione dei lavori selezionati, in allegato il palinsesto
Mercoledì 17 maggio ore 9-12
per la diretta canale youtube di Scienza under 18:
https://youtube.com/live/izOeWG73scQ?feature=share
Lunedì 22 maggio ore 9-12
per la diretta canale youtube di Scienza under 18:
https://youtube.com/live/E6yNjQA0VP0?feature=share
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IN EVIDENZA
Accordo Università Bicocca e Scienza under 18
Più sotto citiamo l'articolo che prevede gli obiettivi comuni
IN EVIDENZA
Scienza under 18 propone le CASE DELLA SCIENZA
Una Casa della Scienza non è né un Museo, né una scuola: pensiamo infatti ad un incrocio originale tra le due istituzioni che abbia alcune di queste funzioni
per maggiori informazioni e per collaborare a questo progetto clicca qui
IN EVIDENZA
Pietro Danise parla di CASE DELLA SCIENZA
Nell'interessante intervista "La scuola è una tela di Penelope? Tiriamo le fila" il coordinatore nazionale di Scienza Under 18 parla di Case della Scienza.
Eccone l'estratto
Quali soluzioni proponete?
Noi pensiamo che bisogna partire dalla valorizzazione delle buone pratiche e dei talenti professionali dei docenti, elementi che, a nostro avviso sono già presenti in abbondanza in tutte le scuole, basta cercarli. In estrema sintesi pensiamo alla creazione di luoghi, che potremmo chiamare Case della Scienza (o forse più propriamente Case del sapere scientifico della scuola), dove anno dopo anno, vengano depositati, documentati in modo opportuno e resi disponibili per tutti, docenti e studenti, i progetti ritenuti dalla stessa comunità educante più significativi in termini di efficacia didattica. Con l’attenzione però, e qui si apre la ricerca, che, a differenza dei Musei classici (Science Center compresi) che espongono per mostrare fenomeni, le Case della Scienza dovranno essere soprattutto luoghi dove si mostra e si ragiona su come insegnare quei fenomeni. Le Case dovranno diventare, quindi, un riferimento per la formazione dei docenti. E’ chiaro che non pensiamo a un’azione solitaria della Scuola; al contrario le Case della Scienza avranno bisogno, a più livelli, dell’apporto e della collaborazione scientifica e pedagogica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università, di Associazioni professionali, di esperti museali, Enti (Comuni, Provincie), Fondazioni ecc. Vedere per esempio l’esperienza delle Maisons pour la science in Francia.
Parliamo comunque di Case della scienza, al plurale, perché, a seconda delle condizioni locali e delle possibilità, si possono sperimentare modelli diversi: sicuramente alcune Case potranno trovare posto all’interno delle scuole, ma pensiamo anche a “spazi pubblici” donati da Comuni, da Musei o altre istituzioni.
Avete pensato a spazi virtuali?
E’ chiaro che per noi che pensiamo che per imparare Scienza occorra “mettere le mani in pasta”, la creazione di “biblioteche di progetti scientifici materiali” (il riferimento è La Library of experiments ancora di Frank Oppenheimer), è l’opzione principe; ma, ben sapendo che oggi i “luoghi materiali” convivono con i “luoghi virtuali”, pensiamo che sia molto utile affiancare alle Case della Scienza che riusciremo a costruire anche uno spazio virtuale complementare, una sorta di archivio che raccolga progetti di qualità e di eccellenza.
qui sotto e nell'allegato il testo integrale dell'intervista