Marcello Sala

L’ARTE DI (NON) INSEGNARE

e l’autoorganizzazione dei bambini

nel gioco e nelle conversazioni scientifiche

 

 

La chiave del libro è l’idea di autoorganizzazione e il riferimento è alla teoria dell’autopoiesi di Humberto Maturana e Francisco Varela, ma lo spirito non è quello di applicare e verificare nel contesto educativo un’ipotesi teorica, bensì di utilizzare un’idea nata in ambito biologico ed epistemologico per illuminare una riflessione sulla pratica educativa e di farne il cuore di una proposta pedagogica, trasversale a scuola ed extrascuola.

Gli scenari educativi presi come esempio sono due. Il primo è una ludoteca il cui progetto è di restituire ai bambini autonomia nell’organizzare il tempo e le relazioni di gioco e il problema che ci si pone è come dare forma a una presenza dell’adulto che la promuova.

Il secondo riguarda la dimensione della conversazione in classe, in particolare in ambito scientifico: dalla documentazione si ricavano discorsi relativi al comportamento cognitivo dei bambini, alle dinamiche di interazione, alle strategie dell’insegnante.

Il libro, come suggerisce Marcello Cini nell’introduzione, va letto “con lo stesso metodo con il quale l’autore legge le conversazioni dei bambini” e si propone a educatori, insegnanti, studenti di scienze della formazione, ricercatori didattici, formatori, interessati a riflettere criticamente sulla propria pratica professionale, e quindi a “fare pedagogia”, cui si possono aggiungere cultori del pensiero eco-sistemico.