Marcello Sala - conversazioni in classe: registrazioni e commenti

 

5a  B  2000-2001 S.E.S. Jole Orsini Amelia (TR) Insegnante: Beatrice Lorenzoni

 

LA FORMA DELLA LUNA

 

 


Non erano mai state fatte in precedenza conversazioni riguardanti tale argomento, che è stato introdotto direttamente dall'insegnante.

 

1      INS. - Come mai la Luna non si vede sempre uguale, a volte è rotonda e a volte si vede a metà o uno spicchio?

2      MARCO - Secondo me le nuvole la coprono e così sembra più piccola.

3      GIULIO - Anche per me la Luna non si vede per le nuvole. Certe volte si vede bene, poi il vento porta davanti le nuvole e si copre.

4      SOFIA - Per me c'è un asteroide che passa davanti alla Luna e la copre un pezzetto.

5      XENIA - Sì, è vero! Ho visto un film con un asteroide che passava proprio vicino alla Terra.

[Mi sembra che fin qui il riferimento dei bambini non sia il ricordo di osservazioni dirette ma l'immaginario, spontaneo e/o indotto dalla TV.]

6      DANIELE - Per me la Luna gira intorno al Sole come noi, oltre che intorno a noi, poi il Sole mi sa che la copre e noi dalla Terra non la vediamo…

[C’è il tentativo di applicare delle nozioni di provenienza esterna che però non sono integrate. Il modello di riferimento è quello dell'eclisse ma è applicato in modo incongruente (è il Sole che si frappone).]

7      MASSIMILIANO - Ma quando c'è la Luna il Sole non c'è. La Luna si vede solo di notte.

[Conflitto cognitivo in cui una convinzione viene “falsificata” da  un'osservazione diretta.]

8      ALESSIO - Non è vero! Io al mare l'ho vista di giorno; solo che non era bianca e nera, ma bianca e celeste.

9      INS. - Di che colore è la Luna?

[Il colore è un elemento apparentemente ininfluente ma i bambini ci tornano continuamente. È evidente che ne sono attratti e l’insegnante coglie questo elemento “affettivo” che può alimentare la discussione, anziché reprimerlo in nome della “scientificità”.]

10  SARA - È bianca, e poi ha tante macchie nere, che sono i  crateri.

11  FRANCESCA - Secondo me la Terra fa da specchio alla Luna e la illumina, perché la Terra prende la luce dal Sole e poi la rimanda verso la Luna.

12  DANIELE - Ma se dalla parte di Terra dove stiamo noi è notte, come facciamo a mandare la luce sulla Luna?

[Francesca fa un'ipotesi non semplice e affascinante; Daniele dimostra una logica molto acuta. Mi sembra che qui i bambini comincino a farsi prendere dalla discussione. Si vede in azione qui quello che sostiene la Pontecorvo e cioè che il conflitto cognitivo si dimostra capace di attivare, nell'interazione, l'argomentazione e quindi le capacità logiche.]

13  MARCO - Può darsi che la luce noi non la vediamo, ma è stata catturata dall'atmosfera che sta più in alto.

[Le ipotesi sono specifiche e argomentate. Il tentativo di applicare conoscenze è efficace]

14  MASSIMILIANO - Per me la Luna, siccome è solo un pezzo di roccia, non manda lei la luce, ma la prende dal Sole.

15  ELEONORA - Io una sera ho visto la Luna al tramonto, era color rosa: non era bianca!

16  INS. -  Perché era rosa, secondo te?

17  ELEONORA - Era rosa come il cielo, quindi ha preso il colore dal cielo.

[Qui c'è un intreccio tra osservazione e ragionamento. Mi verrebbe da dire che il ragionamento funziona meglio quando si àncora ad elementi di osservazione più che all'immaginario indotto.]

18  INS. - Ma il cielo al tramonto perché è rosa?

19  DANIELE - Perché è il Sole che gli dà il colore!

20  SOFIA - Anche la Luna allora prendeva il colore dal Sole!

[Il tema del colore che sembrava di disturbo si è rivelato cruciale per arrivare all’ipotesi fondamentale per l’argomento in discussione che è l’illuminazione della Luna da parte del Sole.]

21  INS.: Allora ricapitoliamo: da dove prende la luce la Luna?

22  MARCO - Per me dal Sole, perché anche la Terra la prende dal Sole.

23  DANIELE - Ma se è notte e il Sole sta dall’altra parte, come fa a illuminare la Luna?

24  ELEONORA - Può darsi che la Luna un po’ sporge fuori e così i raggi dall’altra parte ci possono arrivare.

[L’obiezione “logica” di Daniele presuppone la presenza percettiva del Sole perché un oggetto sia illuminato (ciò che ci accade di giorno).  Eleonora risponde cambiando la premessa: anche se il Sole ci sta alle spalle possiamo vedere oggetti illuminati purché siano fuori dall’ombra. Qui è la Terra a frapporsi tra Sole e Luna.]

25  XENIA - Insomma: la Luna è rotonda o no?

26  SOFIA - Sì, è rotonda, ma a volte un pezzo non si vede.

[Si torna alla domanda di partenza e il problema viene spostato da “se una forma può cambiare” a “come vediamo la forma cambiare”: c’è un’integrazione dell’osservatore nella descrizione del fenomeno.]

27  ELEONORA - È come l’eclissi, quando il Sole era coperto e si vedeva solo un pezzetto.

[Il modello dell'eclisse che era un implicito riferimento viene esplicitato.]

28  INS. - Chi è che copre la Luna?

29  SOFIA - Un asteroide, un altro satellite.

30  DANIELE - Il Sole... no: la Terra?

31  MARCO - Boh! A questo punto mi sa, ma mi sa eh, che la Terra copre un pezzetto di Luna.

32  XENIA - Però se sulla Terra ci sono le montagne, come mai l’ombra è liscia?

33  Eleonora: Ma è lontana! Come fai a vedere le montagne sull’ombra?

[La discussione si sviluppa con rigore logico: l’argomentazione è sostenuta dal “motore” del conflitto nella dinamica contestazione-giustificazione.]

34  INS.: E quando di notte la Luna non c’è per niente?

35  FRANCESCA - Starà dall’altra parte della Terra!

36  DANIELE - Senti allora com’è:… [si alza e disegna alla lavagna] in mezzo c’è la Terra, il Sole e la Luna si guardano faccia a faccia e stanno sempre opposti; la Terra sta in mezzo e così fa ombra alla Luna, che è un po’ coperta oppure tutta coperta. Così noi non la vediamo, oppure la vediamo tutta, oppure un pezzetto.

[Rappresentare in modo analitico il modello “errato” è importante nell’economia del processo di conoscenza perché è la condizione preliminare per metterlo in crisi. Solo così diventa possibile fare deduzioni, contestualizzazioni, contro-esempi, riflessioni critiche.]


 

Si può seguire questa conversazione dal punto di vista del contenuto, ovvero dei modelli di descrizione e spiegazione del fenomeno in questione (ad esempio in questo caso il modello dell'eclissi). Ma si può anche osservare come i bambini mettano in azione diverse mosse cognitive (che rimandano ad abilità e competenze di tipo "scientifico") e come in questo il contesto dell'interazione sia fondamentale.

I bambini dimostrano una notevole capacità di argomentare in modo logico attorno ad ipotesi e di trovare riferimenti pertinenti nell’osservazione. La domanda che mi nasce è: perché non raccogliere prima le osservazioni dal vero e solo dopo lavorare su modelli per verificare le ipotesi? Questa conversazione mi sembra abbia comunque attivato la motivazione dei bambini, e quindi creato una buona condizione per la ricerca: i bambini sono pronti a partire in cerca di Luna. Dal punto di vista del progetto sarebbe un altro contesto preziosissimo per vedere in azione il pensiero dei bambini nella costruzione della conoscenza scientifica. Mettere l’astrazione al servizio della conoscenza della realtà, facendola incontrare con l'osservazione diretta della natura, mi sembra buon un obiettivo per l’educazione scientifica.

Dal punto di vista del contenuto la sfida è se il modello eclissi potrà essere sostituito da un modello adeguato. Si tratta di una questione per nulla semplice, oltre che un “classico” che viene trattato anche da Y. Engeström in: Pontecorvo & al. (a cura di), I contesti sociali dell'apprendimento, LED Milano 1995.

Io ho avuto l'impressione che nella conversazione il sapere collettivo dei bambini sull'argomento si sia modificato. Come strumento lo schema seguente ha il pregio di raccogliere tutte le idee emerse, ma ha lo svantaggio di non dare conto di questa evoluzione

 

IDEE CHE I BAMBINI HANNO ESPRESSO SULL’OGGETTO

Non è la forma della Luna che cambia ma quello che noi vediamo della Luna

La forma della Luna che vediamo dipende da qualcosa che le si pone davanti (le nuvole / un asteroide / un altro satellite/ il Sole)

È l’ombra della Terra a determinare la forma visibile della Luna

La Luna si vede solo di notte / anche di giorno

Quando la Luna non si vede sta dall’altra parte della Terra

Il colore della Luna è bianco e nero / bianco e celeste / bianco a macchie nere (crateri)

La Luna prende il colore del cielo

IL Sole dà colore al cielo e alla Luna

La Luna è illuminata dalla luce del Sole riflessa dalla Terra

L’atmosfera può “catturare” la luce

La Luna è un pezzo di roccia che non produce luce